Dott. Giuseppe Marino - specialista in ricorsi tributari - www.studiomarino.com  orari d'ufficio 9.30-12.30 e 15.30-18.30

  081/5706339       081/0060351           E-Mail     Consulenza a pagamento                                               

LEGGE FINANZIARIA 2008 - IL GIOCO DELLE TRE CARTE
Ultimo aggiornamento 28/12/2007
SPECIALISTA IN RICORSI AVVERSO CARTELLE ESATTORIALI, FERMI AMMINISTRATIVI, IPOTECHE, ACCERTAMENTI

Attenzione il Disegno di legge finanziaria 21 dicembre 2007, n. 1817-B in attesa di pubblicazione in G.U. e' stato approvato il 22/12/2007 tra poco saranno disponibili commenti e testo definitivo approvato.

In sintesi Tutte le novità fiscali della legge finanziaria 2008 approvata dal parlamento il 22/12/2007

Semplificazioni fiscali per i piccoli imprenditori

Tutti gli imprenditori senza dipendenti con un volume d'affari inferiore a 30.000€  senza dipendenti e  investimenti nel triennio non superiore a 15.000,00€ potranno utilizzare un regime semplificato che comporterà il venir meno dell'obbligo di tenuta dei libri contabili, Iva e Irap. Per le piccole imprese solo un forfait.

Come funziona:per coloro che aderiscono scattano la franchigia dall'Iva (e dalla relativa documentazione), l'esenzione dall'Irap e un solo adempimento per l'Irpef.

Che cosa si paga: un'imposta sostitutiva sul reddito pari al 20 per cento.

Come si calcola il reddito imponibile: dal valore del giro di affari annuale si sottrae il valore dei costi sostenuti per l'impresa. Sulla differenza si calcola il 20%. A sostanziale parità di gettito complessivo per il fisco, il risparmio in termini di costo degli adempimenti e di tempo impiegato a tenere in regola la documentazione fiscale è enorme per le imprese.

Tagli delle aliquote per le imprese (quelle di capitali), ma dimenticano di rendere note le numerose spese che non saranno piu' deducibili (come dire abbassiamo l'aliquota, ma innalziamo la base imponibile)

• L'aliquota dell'imposta sulle società di capitale (società per azioni, società a responsabilità limitata, etc….) scende dal 33 al 27,5 per cento dal 1 gennaio 2008. Nello stesso tempo pero' aumentano le indeducibilità come per gli interessi passivi.

• L'aliquota dell'Irap scende dal 4,25 al 3,9 per cento.

• Sulla parte di utili che vengono reinvestiti in azienda anche le società di persone e le ditte individuali possono beneficiare dell'aliquota Ires tagliata. Oggi si applica invece l'Irpef progressiva fino al 43 per cento.

• La riforma, che prevede un riordino e una drastica semplificazione, sostanzialmente è fatta senza costi per lo Stato.

Eliminate molte differenze tra i valori del bilancio civilistico delle società e quelli da utilizzare a fini fiscali. Con questa operazione di trasparenza e semplificazione, non andranno più indicate nella dichiarazione dei redditi le variazioni per gli ammortamenti, gli accantonamenti e le altre rettifiche di valori.

• Al posto del complicato calcolo degli interessi passivi indeducibili della thin capitalizatione dei cosiddetti pro-rata patrimoniale e pro-rata reddituale ci sarà un solo, semplice meccanismo per determinare l'ammontare degli interessi eventualmente non deducibili, che però potranno essere dedotti negli anni successivi.

• Drastica semplificazione per l'Irap, poiché la sua base imponibile si sgancia da specifiche regole fiscali. I valori per calcolare il tributo diventeranno quelli economici, gli stessi utilizzati nella contabilità nazionale per calcolare il valore aggiunto ai fini del Pil. La base imponibile dell'Irap, dunque, deriverà dai dati di bilancio, rendendo tutto più semplice e trasparente.

• Niente dichiarazione annuale Irap nel modello Unico. Le imprese indicheranno i valori direttamente alla Regione.

• Semplificazione anche per le spese di rappresentanza, per le quali scompariranno le attuali incertezze sulla deducibilità, grazie a un sistema di indicazione puntuale di quelle ammesse tra i costi.

• Misure particolari saranno introdotte nelle compensazioni dei crediti d'imposta e dell'Iva, al fine di rafforzare il contrasto ai comportamenti illeciti; nonché per limitare le possibilità elusive nei gruppi societari nazionali e internazionali.

• La semplificazione delle regole fiscali per le imprese è essenziale per garantire chiarezza del carico tributario e certezza degli adempimenti, ma anche per ridurre in modo drastico gli oneri per la gestione amministrativa delle imprese (i cosiddetti “costi di adempimento”). • Il taglio delle aliquote serve a garantire la competitività del sistema produttivo italiano in un contesto dove altri Paesi,  abbassano le aliquote grazie all'allargamento delle basi imponibili. • Oltre a semplificare gli adempimenti delle società, con il riordino l'aliquota nominale di tassazione diventa più vicina a quella effettiva. Semplicità e chiarezza renderanno più facili le decisioni di investimento degli imprenditori e agevoleranno la comprensibilità del nostro sistema fiscale anche per gli operatori internazionali, con più elevate possibilità di attrarre investimenti.

Sconti fiscali per l'abitazione

Per i proprietari

• Per la casa di abitazione, i proprietari degli immobili con un reddito individuale non superiore ai 50 mila euro annui potranno sommare alla attuale detrazione ICI di 103,29 euro un'ulteriore detrazione di imposta annuale, a carico dello Stato centrale, pari al 30 per cento dell'aliquota base dell'Ici. • L'aliquota base dell'ICI oggi è pari al 4,0 per mille del valore catastale Come si calcola lo sconto: l'ammontare della ulteriore detrazione equivale all'1,33 per mille del valore catastale dell'immobile. • Nella media nazionale, lo sconto sfiora il raddoppio rispetto alla la detrazione attuale. Compresa la detrazione già in vigore, lo sconto di imposta non potrà superare i 303,29 euro l'anno per contribuente.

 

Per gli affittuari (con contratto di affitto registrato)

- 300 euro l'anno per gli inquilini con reddito complessivo Irpef fino a 15.494 euro lordi l'anno - 150 euro l'anno per i contribuenti con un reddito complessivo compreso tra 15.494 e 30.987 euro lordi l'anno

• Le soglie di reddito sono le medesime previste per la detrazione oggi in vigore per gli inquilini con contratti di affitto concordati e calmierati (496 euro per gli inquilini con un reddito Irpef pari a 15.494 euro lordi l'anno e di 248 euro per gli inquilini con un reddito annuo tra i 15.494 ed i 30.987 euro lordi). • La detrazione non è prevista per i titolari di alloggi popolari assegnati, i quali pagano un canone già fortemente scontato. • La registrazione del contratto può essere comunicata al sostituto d'imposta, o indicata nella dichiarazione dei redditi. • Agli affittuari incapienti o a coloro i quali non sono tenuti a pagare l'Irpef (tanto sono bassi i loro redditi) verranno corrisposte le stesse somme.

abbassata l'ici, ma si dimenticano di aver già deliberato nel 2006 gli aumenti delle rendite catastali, che quando andranno in vigore triplicheranno la base imponibile

 

 

 

LEGGE FINANZIARIA 2001 

LEGGE FINANZIARIA 2002

LEGGE FINANZIARIA 2003

LEGGE FINANZIARIA 2004

LEGGE FINANZIARIA 2005

LEGGE FINANZIARIA 2006

LEGGE FINANZIARIA 2007