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Responsabilità solidale tributaria nella cessione d'azienda
Ultimo aggiornamento 02/10/2015
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Cosa rischia l'acquirente

In caso di cessione di ramo d'azienda, la normativa  prevede una tutela per i creditori dell'azienda ceduta. Infatti, al fine di impedire il venir meno delle garanzie patrimoniali del debitore originario, è prevista una responsabilità solidale a carico dell'acquirente (art. 2560 Codice Civile).

Tale responsabilità solidale ha una limitazione, imposta dal fatto che i debiti risultino dalle scritture contabili obbligatorie. Tale limitazione assicura  un  minimo di certezza giuridica; in caso contrario l'acquirente non potrebbe avere alcun controllo sulle posizioni debitorie dell'impresa acquisita.

Quindi bisogna stare molto attenti a farsi rilasciare un bilancio datato e firmato a cui è necessario dare data certa ed allegarlo all'atto di cessione.

Nella cessione  d’azienda  l’acquirente è  responsabile per i  debiti  tributari  derivanti  dall’operazione  solo se  l'amministrazione finanziaria  ha tentato  la preventiva escussione del venditore con esito negativo fermo restando l’obbligo di notificare anche all’acquirente ogni atto dell’accertamento per consentirgli una difesa adeguata.

in tal senso si è espressa la  Commissione Tributaria Regionale di Milano, Sez. Staccata di Brescia sentenza n.2142/66/15 del 30/03/2015, depositata il  18/05/2015, stabilendo che  l’acquirente risponde solidalmente con il venditore solo se il fisco  ha tentato con esito negativo  il recupero dei tributi dal venditore stesso con l’obbligo di notificare ogni accertamento anche all’acquirente al fine di consentirgli una tempestiva difensiva.

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