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IVA - IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO - ALIQUOTE IVA
Ultimo aggiornamento 13/02/2015
SPECIALISTA I RICORSI AVVERSO AVVISID DI ACCERTAMENTO, CARTELLE, INTIMAZIONI, IPOECHE E FERMI AMMINISTRATIVI

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I.V.A.
Che cos'è l'Iva è l'imposta sul valore aggiunto (introdotta dal Dpr 633/73), che funziona con un sistema di detrazione imposta da imposta, ossia iva vendite meno iva acquisti, perché si chiama imposta sul valore aggiunto? un esempio chiarirà facilmente il concetto acquisto a 1000 euro e vendo a 2000, il valore aggiunto è 1000 quindi pago iva al 22% su 1000 ossia 200, che con il sistema detrazione imposta da imposta raggiunge lo stesso risultato iva su vendite 400 (22% di 2000) iva su acquisti 200 (22% su 1000) iva da pagare 400-200=200 che corrisponde all'iva sul valore aggiunto, ricordatevi sempre che l'Iva non è un costo per l'imprenditore, ma costituisce credito su acquisti e debito su vendite, salvo non sia indetraibile in questo caso diventa costo. L'iva grava sempre sul consumatore finale.
L'IVA PASSA DAL 19% AL 20% DAL 01/10/1997
L'IVA PASSA DAL 20 AL 21% DAL 17/09/2011
L'IVA PASSA DAL 21 AL 22% DAL 01/10/2013
   

Da quando l'Iva è al 22%? facciamo una breve cronistoria degli aumenti

A decorrere dal 01/10/1997 , l'aliquota Iva  del 19 % passa al  20 % viene soppressa quella del 16%  (articolo 1, comma 5 del Dl 328/97  ) Con decorrenza 1 ottobre 1997 (sostituiscono 4% - 10% - 16% - 19%) DL. 328 del 29/9/97

A decorrere dal 17/09/2011, l'aliquota Iva del 20% passa al  21% (D.L. n. 138/2011 Manovra bis, con le modifiche apportate dalla legge di conversione n. 148/2011 )

A decorrere dal 01/10/2013, l'aliquota Iva del 21% passa al  22% (articolo 40, comma 1-ter, decreto legge 6 luglio 2011, n. 98)

Le aliquote  IVA attualmente in vigore

4% - 10% - 22%

 

 

prodotti al 4%    prodotti al 10%    operazioni esenti    operazioni escluse art.15   

Attenzione: L'iva per disposizione della Comunità europea, va sempre pagata per intero e non può essere oggetto di condono, riduzione nel concordato preventivo, etc..

L'imposta sul valore aggiunto e' stata introdotta nel nostro ordinamento dal D.P.R. n.633/72, tale nuova imposta sostitui' l'Ige (imposta generale sulle entrate) applicata dall'ordinamento previgente.

L'iva è un imposta indiretta, con un sistema di detrazione imposta da imposta. In Pratica l'va da versare e' data da iva vendite meno iva acquisti, l'iva versata corrisponderà all'aliquota applicata sul valor aggiunto.

Principio generale: Se l'iva non si e' pagata a monte non si applica nemmeno sulla cessione.

Dal 2015 le aziende che lavorano per lo stato oltre alla fatturazione elettronica dovranno applicare lo split payment, sistema che consente allo Stato di trattenere direttamente l'iva vendite e versarla,s enza compensarla con gli acquisti.

Ai sensi dell'art. 5, paragrafo 6, della VI Direttiva 17 maggio 1977, n. 77/388/CEE: "È assimilato a una cessione a titolo oneroso il prelievo di un bene dalla propria impresa da parte di un soggetto passivo il quale lo destina al proprio uso privato o all'uso del suo personale o lo trasferisce a titolo gratuito o, più generalmente, lo destina a fini estranei alla sua impresa, quando detto bene o gli elementi che lo compongono hanno consentito una deduzione totale o parziale dell'imposta sul valore aggiunto. il legislatore comunitario al fine di evitare che i beni pervengano al consumo detassati dispone l'assoggettamento all'imposta del relativo autoconsumo esterno, ma ciò solo nel caso in cui l'imposta relativa ai beni stessi abbia formato oggetto di detrazione totale o parziale al momento dell'acquisto". Tale disposizione impedisce che un soggetto passivo che ha potuto detrarre l'Iva sull'acquisto di un bene destinato alla sua impresa sfugga al pagamento dell'Iva quando preleva il bene stesso dal patrimonio della sua impresa per fini privati e goda così di indebiti vantaggi rispetto al consumatore comune che acquista il bene pagando l'Iva". I Giudici comunitari hanno illustrato la ratio della norma sopra descritta: Garantire parità di trattamento tra il soggetto passivo che prelevi un bene dalla sua impresa e un consumatore comune, per cui e' normale che se l'impresa si acquista senza detrarre iva cede senza assoggettare a iva, tale interpretazione è avvalorata anche dall'art.2 del D.p.r. 633/72

l'art. 2, comma 2, n. 5), del D.P.R. n. 633/1972, esclude l'imponibilità della destinazione dei beni "... all'uso o al
consumo personale o familiare dell'imprenditore o di coloro i quali esercitano un'arte o una professione o ad altre finalità estranee alla impresa o all'esercizio dell'arte o della professione ..." nell'ipotesi in cui non sia stata operata, all'atto dell'acquisto, la detrazione dell'imposta di cui all'art. 19 del D.P.R. n. 633/1972.

Per cui se Io soggetto iva, acquisto un bene da un privato e lo cedo, lo vendo senza iva, se acquisto un bne con iva indetraibile lo vendo sempre senza iva. La dicitura da usare sarà Non imponibile art. 2, comma 2, n. 5), del D.P.R. n. 633/1972

OPERAZIONI INTRACOMUNITARIE

Non sono soggette ad iva

VENDITE: NON IMPONIBILE ART. 8 DPR. 633/72 - ART. 42 DL. 331/93

ACQUISTI: NON IMPONIBILE ART. 8 DPR. 633/72 - ART. 41 DL. 331/93

OPERAZIONI SANITARIE

ESENTI ART. 10 DPR. 633/72 - BOLLO SUGLI IMPORTI SUPERIORI A LIRE 150.000 - PARI 

AD € 77,47 EX. L. 405/90

ALIQUOTA AGEVOLATA SUI MATERIALI TIPOGRAFICI PER LE CAMPAGNE ELETTORALI

ART. 18 LEGGE 515/93 - ALIQUOTA 4% AGEVOLATA PER LE CAMPAGNE ELETTORALI PER LA  CAMERA ED IL SENATO.

ART. 19 LEGGE 515/93 - ALIQUOTA 4% AGEVOLATA PER LE CAMPAGNE ELETTORALI PER COMUNE, PROVINCIA, REGIONE E PARLAMENTO EUROPEO

RIMBORSO SPESE

IL RIMBORSO SPESE SOSTENUTE IN NOME E PER CONTO DEL CLIENTE SONO NON IMPONIBILI IVA EX ART. 15 DEL DPR. 633/72

VERSAMENTI

Per le liquidazioni trimestrali entro il giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre di competenza con eccezione dell'ultimo trimestre, che si versa il 16 marzo.

I trimestre - Gen-Feb-Mar    -    versamento 16 maggio

II trimestre - Apr-Mag-Giu -    versamento 16 Agosto

III Trimestre - Lug-Ago-Set -    versamento 16 Novembre

IV Trimestre - Ott-Nov-Dic -    versamento 16 Marzo

Sull'iva da versare bisogna aggiungere gli interessi dell'1% Art.11 D.P.R. 7 dicembre 2001, n. 435, lo stesso articolo stabilisce che l'iva va versata il giorno 16 del secondo mese successivo e che il versamento minimo deve superare le 50.000 lire € 25,82 se non supera il limite il versamento va riportato al periodo successivo.

Per le liquidazioni mensili ,I'iva va versata il 16 del mese successivo e non si applicano gli interessi dell'1%, il versamento minimo deve superare le 50.000 lire € 25,82 se non supera il limite il versamento va riportato al periodo successivo

Per i limiti trimestrali e mensili accedere a : Regimi iva

Per i codici tributo per il modello F24 accedere a: Codici tributo

Se si deve versare l'Iva in ritardo consultare la sezione: Ravvedimento operoso

 

INIZIO, VARIAZIONE E CESSAZIONE ATTIVITA' IVA

CHIUNQUE INIZIA UN'ATTIVITA' AUTONOMA HA L'OBBLIGO DI COMUNICARLO ENTRO 30 GG AL COMPETENTE UFF. DELL'ENTRATE COMPETENTE, LO STESSO VALE PER LE VARIAZIONI E PER LE CESSAZIONI.

NON SI APPLICANO SANZIONI SE L'ADEMPIMENTO AVVIENE ENTRO 90 GG (RAVVEDIMENTO OPEROSO)

I nuovi modelli potranno essere utilizzati soltanto a partire dal 1° gennaio 2003:

Modello AA7/8 - Domanda di attribuzione del numero di codice fiscale e dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione di attività per soggetti diversi dalle persone fisiche
 

Modello AA9/8 - Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione di attività per imprese individuali e lavoratori autonomi

 

 

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